Menzogne e ingiustizie

"Chiunque abbia il potere di farti credere delle assurdità ha il potere di farti comettere delle ingiustizie."

Voltaire

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Libero Stato in libero show

"In Parlamento ultimamamente stanno facendo più rappresentazione che rappresentanza, viviamo in un libero Stato in libero show."

Paolo Rossi

 

Paolo Rossi, Il signor Rossi e la Costituzione, Kowalski, 2003

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La truffa della democrazia reale

"La democrazia rappresentativa, liberale, borghese, insomma la 'democrazia reale' come noi la conosciamo e la viviamo, e che è attualmente egemone, non è la democrazia. È una finzione. Una parodia. Un imbroglio. Una truffa. Noi la definiamo in modo brutale, e in una prima approssimazione che pecca per difetto (perché […] la realtà è persino peggiore): «un modo per metterlo nel culo alla gente col suo consenso»."

Massimo Fini

 

Massimo Fini, Sudditi – Manifesto contro la Democrazia, Marsilio, 2004

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Il tabù della medicina moderna

"A nessuno deve essere possibile mettere pubblicamente in discussione la solidità della medicina attuale e dei suoi presunti benefici, perché ciò farebbe vacillare un intero sistema di potere che usa i farmaci per asservire i popoli e arricchirsi a spese dei loro portafogli e della loro salute."

Hans Ruesch

 

Hans Ruesch, La medicina smascherata – L'antivivisezionismo come esperienza politica (a cura di Marco Mamone Capria), Editori Riuniti, 2005

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Il distacco dello storico

"Il fatto è che per fare sinceramente e onestamente la storia, è necessario un po' del distacco del chirurgo, e non il coinvolgimento del giudice, o dell'avvocato. Chi non se la sente di affrontare certi argomenti delicati con un minimo di coraggio, ignorando il mare di ipocrisie e di compiacenze in cui si è costretti a muoversi nello svolgimento di certe attività (e probabilmente nella quotidianità di quasi tutte le vite), meglio allora che taccia, o si occupi d'altri argomenti meno 'spinosi'."

Umberto Bartocci

 

Umberto Bartocci, La scomparsa di Ettore Majorana: un affare di Stato?, Andromeda, 1999

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Il feticcio di oggi

"Pay attention to what I say. The fetish of to-day is neither royalty nor religion. […]
The sacrosanct fetish of to-day is science"

[Presta attenzione a quello che ti dico. Il feticco di oggi non è la monarchia e nemmeno la religione. […]
Il sacrosanto feticcio di oggi è la scienza]

Joseph Conrad

 

Joseph Conrad, The secret agent, 1907 [ripubblicato Joseph Conrad, The secret agent (a cura di Joslyn T. Pine), Dover Publications, 2001]

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Educazione e addestramento scientifici

"L'insegnamento della storia continua ad essere cieco nei confronti della scienza […] e l'insegnamento della scienza e della matematica è distorto dalle abituali esposizioni autoritarie. Così presentata, la conoscenza appare costituita da sistemi infallibili che si imperniano su quadri concettuali che non sono soggetti a discussione. La situazione problematica di sfondo non è mai espressa e talvolta è difficile anche da ricostruire. L'educazione scientifica – atomizzata secondo tecniche separate – è degenerata in un addestramento scientifico. […]
Nell'abituale domanda «Può la storia della scienza dare agli studenti di discipline umanistiche un'idea valida della scienza?» l'espressione «di discipline umanistiche» dovrebbe essere eliminata. Non possiamo accettare l'attuale modo barbarico di insegnare la scienza – nemmeno per gli studenti delle discipline scientifiche."

Imre Lakatos

 

Imre Lakatos, L'insegnamento della storia della scienza in Scientific Change, 1961 [ripubblicato in  Imre Lakatos, The Methodology of Scientific Research Programmes. Philosophical Papers Volume I and II (a cura di John Worrall e Gregory Currie), Cambridge University Press, 1978; edizione italiana: Imre Lakatos, La metodologia dei programmi di ricerca scientifici (a cura di Matteo Motterlini, traduzione di Marcello D'Agostino), il Saggiatore, 1996]

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La sinistra e il cattivo maestro privilegiato

"Le esternazioni di Berlusconi, Previti e Castelli sulla giustizia, e le legislazioni ad personam degli ultimi due anni hanno ovviamente superato qualunque limite di decenza formale e sostanziale. Ma le posizioni dell'Ulivo non sono state a prova di critica, come dimostra i maniera emblematica la vicenda della richiesta di grazia a Sofri: il quale, dobbiamo ricordarlo, sta pur sempre scontando una condanna definitiva all'ergastolo per omicidio, passata in giudicato dopo tutti i gradi del processo.
In che rispetto vengono tenute le sentenze dei giudici, quando si pretende che esse vengano aggirate da una grazia presidenziale semplicemente perché il condannato ha ex compagni altolocati, che gli concedono le prime pagine dei giornali che dirigono, a destra e a sinistra, affinché egli esterni regolarmente le proprie opinioni, esattamente come fa la cricca berlusconiana con le televisioni e la stampa del padrone?
E fino a quando la sinistra dovrà subire la vergogna di doversi far insegnare da un rozzo ministro della Giustizia leghista che ci sono nelle carceri migliaia di microcriminali che non conoscono parlamentari in gardo di far arrivare le loro istanze alla presidenza della Repubblica o al parlamento europeo, e la cui scarcerazione sarebbe individualmente e socialmente più utile, giusta e doverosa della grazia regalata a un cattivo maestro privilegiato?"

Piergiorgio Odifreddi

 

Piergiorgio Odifreddi, Né con i clown, né con i cloni, Micromega n°. 4 del 2003

 

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Il paese di Pulcinella

"I dottrinari del diritto costituzionale discutono sulla formula che
definisca lo Stato italiano. E' lo Stato italiano parlamentare,
costituzionale, assoluto? O contempera brillantemente in una sintesi,
riflesso delle qualità eminentemente pragmatiche del popolo nostro,
tutto ciò che di buono è risultato dalle esperienze democratiche degli
altri popoli? Lo Stato italiano, attraverso l'esame della guerra, ha
finalmente rivelato la sua essenza: esso è lo Stato di Pulcinella, è il
dominio dell'arbitrio, del capriccio, dell'irresponsabilità, del
disordine immanente, generatore di sempre più asfissiante disordine.
Negli Stati assoluti esiste un solo autocrate, depositario della
sovranità e del potere; nel paese di Pulcinella gli autocrati si
moltiplicano per generazione spontanea: la tribù dei segretari e dei
sottosegretari di Stato è un semenzaio di poteri autocratici, ognuno
dei quali opera per conto proprio, fa disfa, accavalla e distrugge,
distrugge la ricchezza nazionale; sono autocrati i prefetti, i
sottoprefetti, i questori che unificano la farragine di disposizioni,
circolari, decreti nel proprio buon piacere; i censori che, scelti col
criterio della beneficenza, per assicurare una decorosa vecchiaia ai
falliti del giornalismo e della burocrazia, mangiano la foglia…
sonniniana-conservatrice e tagliano e deturpano l'Avanti!
preoccupandosi solo di perpetuare il loro canonicato e i lauti
appannaggi correlativi: i generali, i delegati, i questurini. Ognuno di
questi 'servitori' del potere esecutivo ha trasformato la sfera della
sua azione in una satrapia indipendente dalle leggi generali, in uno
Stato nello Stato, dove l'abuso e il sopruso sono la quotidiana
attività, che travolge e dissolve le tradizioni, la sicurezza, gli
interessi cosiddetti legittimi, le gerarchie sentimentali e
autoritarie, i rapporti sociali.
Attraversiamo la fase critica del processo dissolutivo dello Stato
capitalista, costretto dagli avvenimenti a strafare quando è incapace
al semplice fare, che interviene nella sfera d'azione delle private
iniziative e determina solo confusione, turbamento, arresti di
sviluppo, che proclama a gran voce libertà e ordine, e trema per ogni
parola eterodossa, per ogni affermazione teorica di principio. Lo Stato
italiano è lo Stato di Pulcinella, dove nessuno comanda perché
un'infinità di irresponsabili comandano, dove nessuno crea, perché gli
incompetenti riddano intorno agli stipendi e alle sinecure, dove il
domani è buio perché non esiste un'attività generale organizzata che
segua rettilineamente una via conosciuta. E' il paese del disordine
permanente, della censura permanente, dello stato d'assedio permanente,
anche se decreti e disposizioni particolari annunziano, confermano,
ripetono, avvertono, assicurano. Esiste più uno Stato? Esistono più
leggi generali? Esiste più una gerarchia d'autorità che effettivamente
riesca a ottenere obbedienza dai subalterni? Pulcinella trema; egli ha
sentito rumore e il terrore bianco gli ha fermato il cuore, gli ha
spezzato i tendini, gli ha atrofizzato il cervello."

Antonio Gramsci

 

Antonio Gramsci, Il paese di Pulcinella, l'Avanti! del 39 gennaio 1919 [ripubblicato in Antonio Gramsci, Scritti politici (a cura di Paolo Spriano), l'Unità – Editori Riuniti, 1967]

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Verità e politica

"Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia."

Pier Paolo Pasolini

 

Pier Paolo Pasolini, Che cos'è questo golpe?, Corriere della Sera del 14 novembre 1974 [ripubblicato con il titolo Il romanzo delle stragi in Pier Paolo Pasolini, Scritti corsari, Garzanti, 1975]

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